Richard Ginori “La fabbrica e il Museo devono restare a Sesto”

SESTO FIORENTINO – “La dipartita della Richard Ginori da Sesto è come la di partita del Palio da Siena”. Così Bernardo Marasco della Cgil definisce l’ipotesi che la storica fabbrica sestese se ne possa andare fuori da Sesto Fiorentino. “Il futuro della Ginori è Sesto Fiorentino – hanno ribadito Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec e Cobas […]

SESTO FIORENTINO – “La dipartita della Richard Ginori da Sesto è come la di partita del Palio da Siena”. Così Bernardo Marasco della Cgil definisce l’ipotesi che la storica fabbrica sestese se ne possa andare fuori da Sesto Fiorentino. “Il futuro della Ginori è Sesto Fiorentino – hanno ribadito Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec e Cobas – La Ginori deve restare a Sesto Fiorentino, il Museo di Doccia deve riaprire, gli investimenti devono riqualificare la manifattura. Per il bene dei lavoratori, della cittadinanza sestese e dell’area metropolitana fiorentina”.

Dai sindacati oggi è stato annunciato che i lavoratori della Richard Ginori hanno indetto una manifestazione per le strade di Sesto Fiorentino per martedì 8 novembre. Il corteo partirà dallo stabilimento in viale Giulio Cesare alle 9 per arrivare nelle vie del centro della città e concludere in piazza Vittorio Veneto.

Se la Ginori dovesse lasciare Sesto si aprirebbero scenari che andrebbero a scapito dei lavoratori e della città.

“Significherebbe problematiche legate al lavoro – dice Marasco – problematiche legate all’impresa che perderebbe il marchio e problematiche legate alla chiusura del Museo di Doccia che non avrebbe più senso restare in una zona dove non c’è più la fabbrica”.

Seguono le tre richieste avanzate dalle quattro sigle sindacali in conferenza stampa: “No a speculazioni su quell’area, l’azienda acquisisca al più presto il terreno su cui sorge la fabbrica. E’ indispensabile che il gruppo Kering e la liquidazione che possiede il terreno si accordino per l’acquisto. Progetto Industriale: l’azienda, che ha mostrato fino ad oggi di credere nel progetto Ginori, una volta acquisito il terreno, attui gli investimenti necessari per la riqualificazione dell’attuale stabilimento Museo Ginori: si lancia un appello perché, una volta assicuratisi che la fabbrica rimanga accanto al Museo, il maggior numero di soggetti pubblici e privati del territorio concorrano alla riapertura del Museo di Doccia che è un patrimonio inestimabile della storia della città e del lavoro”.