Rifiuti, sale ancora di oltre 2 punti la raccolta differenziata e in Toscana si attesta al 56%

FIRENZE – Prosegue il trend positivo della raccolta differenziata in Toscana che per il 2018 segna un +2,2 portando la nostra regione al 56%. E’ quanto si evince dai dati relativi alla certificazione delle raccolte differenziate riferiti al 2018 appena pubblicati dalla Regione Toscana. La produzione di rifiuti urbani è stata pari a 2,29 milioni […]

FIRENZE – Prosegue il trend positivo della raccolta differenziata in Toscana che per il 2018 segna un +2,2 portando la nostra regione al 56%. E’ quanto si evince dai dati relativi alla certificazione delle raccolte differenziate riferiti al 2018 appena pubblicati dalla Regione Toscana. La produzione di rifiuti urbani è stata pari a 2,29 milioni di tonnellate, in aumento del 2% rispetto all’anno precedente (+44.600 tonnellate) con il dato pro capite che è passato da 600 a 613 kg/abitante.

Positiva la sostanziale diminuzione, pari a circa 29.000 tonnellate, della parte non differenziata dei rifiuti, accompagnata da un aumento delle raccolte differenziate di circa il 6% rispetto al 2017 (+74.000 tonnellate). A scala di Ambito i risultati migliori in termini di efficienza della raccolta differenziata sono stati quelli di Ato Toscana Costa (province di Livorno, esclusi i Comuni della Val di Cornia, Lucca, Massa e Pisa) e di Ato Toscana Centro (Città Metropolitana di Firenze e province di Pistoia e Prato) rispettivamente al 60,8 e al 60,6 per cento, con Ato Costa che ha visto aumentare la raccolta differenziata rispetto all’anno precedente di 2,2 punti percentuali, mentre Ato Centro di 1,9 punti percentuali. Nessuno degli Ato, tuttavia, ha superato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata, stabilito dalla norma nazionale per il 2012.

“E un dato positivo – commenta l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni (nella foto) – e che ci fa ben sperare per il futuro, anche in considerazione delle risorse che Regione Toscana nel 2018 ha messo in campo, circa 30 milioni di euro a favore degli Ato, per spingere la raccolta differenziata verso l’obiettivo del 70% entro il 2020, che è stato fissato nel piano regionale. Prevenzione, riciclo e riuso sono oggi parole chiave per le politiche di gestione dei rifiuti che guardano nella direzione dell’economia circolare e la raccolta differenziata è un presupposto fondamentale per realizzare uno smaltimento sostenibile e, di conseguenza, anche per la salute dell’ambiente”.

Qui di seguito tutti i dati relativi agli Ato, ai singoli Comuni e alle città capoluogo di provincia.