SESTO FIORENTINO – Il 60% delle famiglie toscane acquisterà in saldo almeno un prodotto delle collezioni invernali di abbigliamento, calzature, tessuti e accessori. Di sicuro, tutte aspettano con ansia il momento degli sconti di fine stagione per investire il budget dedicato che, nelle previsioni della Confcommercio, dovrebbe restare in linea con quello dello scorso anno: circa 167 euro a persona, 24 euro in più rispetto alla media nazionale stimata dall’associazione di categoria e pari a 143 euro a persona.
“La stagione autunno-inverno quest’anno ha retto, grazie al freddo che per una volta è arrivato quando ci voleva per accelerare un po’ le vendite dei capi più pesanti, – afferma il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni (nella foto) – la vera anomalia è stata il mese di ottobre, fiacco per tutti i settori, non solo per la moda, che purtroppo negli ultimi anni è stato uno dei più colpiti dalla crisi. Novembre, a differenza degli altri anni, è stato invece più brillante: merito dell’atmosfera natalizia che è stata creata in anticipo in molte città. A incidere positivamente sui fatturati è stato poi il “Black Friday”, appuntamento che è arrivato dall’estero e che ormai ha preso piede anche da noi, perfino nei centri più piccoli, dove in qualche caso i cartellini con gli sconti sono rimasti in vetrina non solo l’ultimo venerdì di novembre, ma anche nei giorni successivi. Il problema è che molti consumatori l’hanno vissuta come una sorta di “start up” degli acquisti natalizi, così hanno addirittura anticipato i regali approfittando degli sconti”.
Per il Natale sono andati bene gli articoli di maglieria e gli stivali (come quelli alti fino al ginocchio per donna), poi accessori come borse, sciarpe e cappelli da mettere sotto l’albero. “Ma è ovvio che, con i saldi al via il 5 gennaio, molti hanno preferito rimandare lo shopping a questa data, per rinnovare il guardaroba spendendo un po’ meno”, aggiunge Marinoni. “I saldi sono nati come strumento per svuotare il magazzino, avere liquidità e fare spazio ai nuovi arrivi delle collezioni primaverili. Ma ormai il mercato – off line così come on line – si è abituato a sconti, offerte e promozioni tutto l’anno. I consumatori aspettano tutte le occasioni per risparmiare e non è facile per un negoziante incentivare le vendite senza ritocchi al prezzo”, fa notare il direttore di Confcommercio Toscana, “e se un tempo si approfittava dei saldi per concedersi qualche acquisto sfizioso, oggi si aspettano per acquistare i capi necessari. Non c’è un vero incremento delle vendite, sono le stesse ma spalmate in periodi dell’anno differenti”.
Le aspettative degli esercenti toscani sono moderate: “Si aspettano senz’altro un buon movimento, ma senza i picchi degli anni passati, – conclude Marinoni – il fenomeno delle code fuori dai negozi, che comunque riguardava solo le città più grandi, è in calo da almeno un paio di anni. Le prime due settimane saranno al solito le più brillanti, poi ci sarà il consueto calo fisiologico, a meno che il clima non riservi altre sorprese come una nuova ondata di freddo polare”.