SESTO FIORENTINO – Sul sequestro delle strutture realizzate nell’area di proprietà comunale in cui si trova il presidio dei comitati no aeroporto e no inceneritore, il PD ha presentato ieri in consiglio comunale una domanda di attualitò al sindaco. “Prima della comunicazione del sequestro – ha detto il sindaco Lorenzo Falchi – non ero a conoscenza della irregolarità delle strutture costruite in tale area”.
“Una risposta che desta ulteriore preoccupazione rispetto a quella già provata quando venerdì abbiamo appreso la notizia del sequestro – ha sottolineato la consigliera comunale Pd Sara Martini – Una risposta grave, che offende l’intelligenza dei cittadini. Se fosse vero, il sindaco non avrebbe il controllo del territorio e sarebbe inconsapevole di ciò che accade intorno a lui. Ci è voluto il sequestro per far capire al sindaco che non aveva autorizzato le strutture nell’area del presidio?”.
Sull’area, infatti, si trovano strutture che sono serivite per alcune manifestazioni.
“Si tratta, tra l’altro – ha proseguito Martini – di un luogo dove in questi mesi si sono svolte numerose attività che hanno coinvolto numerose persone e intere famiglie e che hanno visto anche la partecipazione dello stesso sindaco. Se, come ha detto anche ieri in Consiglio, il sindaco è a fianco dei comitati, perché in questi mesi non si è provveduto a mettere in regola il presidio? Per noi non viene minimamente meno il diritto per ciascun cittadino e comitato del territorio di manifestare il proprio pensiero e anche di riunirsi e proporre attività. Questo pero deve rimanere nel rispetto delle regole, che valgono per tutti e sulle quali il Sindaco ha il compito di vigilare. Ci spieghi chi, se non lui, avrebbe dovuto tutelare l’incolumità dei cittadini, tra cui molti minori, che hanno frequentato per mesi una struttura abusiva costruita su terreno comunale. Chi, in questi mesi, ha tutelato la loro sicurezza attraverso il rispetto della legalità?”.