Stella di Natale, i consigli di Coldiretti per mantenerla

SESTO FIORENTINO – Provengono dall’altra parte del mondo, ma nelle case degli italiani son diventate il simbolo del Natale. Così le Stelle di Natale in questo periodo vengono donate come augurio per le feste e, secondo Campagna Amica di Coldiretti, sono oltre 10 milioni le piante di stelle di Natale vendute nel periodo delle feste […]

SESTO FIORENTINO – Provengono dall’altra parte del mondo, ma nelle case degli italiani son diventate il simbolo del Natale. Così le Stelle di Natale in questo periodo vengono donate come augurio per le feste e, secondo Campagna Amica di Coldiretti, sono oltre 10 milioni le piante di stelle di Natale vendute nel periodo delle feste 2015. I prezzi al dettaglio, prosegue Coldiretti, partono dai 2 euro per piantine molto piccole, diffuse soprattutto a livello della grande distribuzione commerciale, per passare ai 5 euro dei vivai sino a 15-20 euro per quelle più grandi in vaso, che sono anche quelle più richieste. Il costo sale per quelle ad alberello e può raggiungere i 150 euro.
Anche se originarie del Messico, è importante, aggiunge Coldiretti, che al momento dell’acquisto si scelgano piante Made in Italy. La stella di Natale piace donarla per questo periodo per il colore rosso dei fiori, ma i fiori sono quelli di colore giallo all’interno, mentre le parti di colore rosso non sono altro che foglie che assumono tale colorazione in particolari periodi dell’anno. Ma come si fa a far sopravvivere la Stella di Natale? Ecco il consiglio di Coldiretti: la pianta è ancora viva anche dopo la perdita delle foglie ed è molto importante mantenerla all’ombra durante il periodo di “stasi”, lontana da luoghi dove possa ricevere luce artificiale (lampadine, televisioni) perché si tratta di una pianta “brevidiurna” che fiorisce in conseguenza di un adeguato periodo trascorso con un basso numero di ore di luce. Durante il periodo primaverile sarà opportuno effettuare una potatura abbastanza vigorosa e portarla in terrazzo per riporla nelle case verso ottobre/novembre in un ambiente poco luminoso (8 ore al massimo di luce al giorno) al fine di facilitare la crescita di nuove foglie (che assumeranno il caratteristico colore rosso) e di nuovi rami. Un ultimo piccolo accorgimento per far rifiorire la stella di Natale è la concimazione, quest’essenza predilige concimazioni a base di potassio e fosforo, soprattutto nel periodo autunno invernale. Ma attenzione a bambini e animali infatti, avverte l’Aduc l’associazione dei diritti degli utenti e dei consumatori, “il lattice, proveniente dalla lacerazione delle foglie o dal taglio del fusto, a contatto con l’epidermide puo’ provocare eritema”.