Taglio degli alberi in viale Machiavelli: si accende la protesta

SESTO FIORENTINO – Il taglio degli alberi di viale Machiavelli, iniziato oggi 25 novembre con alcune modifiche alla viabilità, sta suscitando contrarietà da parte di alcuni cittadini. La protesta si era già sollevata con l’annuncio nel marzo scorso del taglio dei pini sostituiti da cipressi, oggi quando alcuni alberi sono già stati abbattuti la contrarietà […]

SESTO FIORENTINO – Il taglio degli alberi di viale Machiavelli, iniziato oggi 25 novembre con alcune modifiche alla viabilità, sta suscitando contrarietà da parte di alcuni cittadini. La protesta si era già sollevata con l’annuncio nel marzo scorso del taglio dei pini sostituiti da cipressi, oggi quando alcuni alberi sono già stati abbattuti la contrarietà da parte di alcune persone si è fatta più pressante. “Sono alberi sani e non dovrebbero essere tagliati – afferma Francesca che fa parte del Comitato per la tutela degli alberi nato con il progetto di abbattimento delle piante lungo viale XX Settembre – se devono rifare i marciapiedi trovino un soluzione alternativa, ma gli alberi soprattutto se in buona salute come questi non devono essere buttati giù”.

Anche sulla presenza delle radici che emergono da sotto l’asfalto rialzandolo, Francesca ribadisce che “dovrebbe essere creata una zona di rispetto per questi alberi in modo da permettere alle radici di respirare”.

“Stiamo assistendo ad una scelta pseudo ecologista da parte del Comune – prosegue Francesca – che da un lato non vuole l’inceneritore e dall’altro abbatte gli alberi. Ci dicono che verranno ripiantati altre tipologie, ma per far in modo che queste siano grandi trascorreranno 25 anni”.

Altre persone si fermano per vedere quanto sta accadendo, qualcuno non sa del piano dell’amministrazione comunale e altri restano senza parole di fronte al taglio dei pini.

“Il Comitato ha cercato il contatto con l’amministrazione comunale, abbiamo inviato mail, ma nessuno ci ha risposto – dice Francesca – faremo al più presto un’assemblea per coinvolgere tutte le forze politiche perchè questa non è una questione politica, ma riguarda la nostra salute”.