Teatro, “Amleto Take Away” apre la stagione del Manzoni

CALENZANO – La forza delle parole è il tema attorno a cui ruotano gli spettacoli della stagione 2018/2019 del Teatro delle Donne/Teatro Manzoni e tutto il lavoro del centro di drammaturgia del teatro: la ricerca sui testi, l’attività di formazione, il festival Avamposti e per gli spettacoli che formano la stagione. Ad inaugurare sarà uno […]

CALENZANO – La forza delle parole è il tema attorno a cui ruotano gli spettacoli della stagione 2018/2019 del Teatro delle Donne/Teatro Manzoni e tutto il lavoro del centro di drammaturgia del teatro: la ricerca sui testi, l’attività di formazione, il festival Avamposti e per gli spettacoli che formano la stagione.

Ad inaugurare sarà uno degli attori più amati, Gianfranco Berardi, con il nuovo spettacolo “Amleto Take Away” il 15 dicembre, per il quale Berardi è finalista ai premi UBU come miglior attore. Aveva 19 anni Berardi quando un luminare gli disse che sarebbe rimasto cieco; nei suoi dettagli, anche ironici, quest’episodio è inserito nella partitura dello spettacolo, interpretato, diretto e scritto insieme a Gabriella Casolari. Sempre al “grande bardo” è dedicato lo spettacolo dei giovani Beppe Salmetti e Simone Tangolo, “Romeo e Giulietta, sottotitolo: l’amore fa schifo ma la morte di più” il 19 gennaio, spettacolo spericolato e lieve, che stuzzica un mostro sacro con la voglia di gettarlo nella vita di tutti i giorni.

Alessandra Bedino risveglia i personaggi femminili di Pirandello, che s’introducono nel suo studio per essere scritti o ri-scritti in “La signora Pirandello” in scena il 23 febbraio.

Accanto alle riscritture dei classici, testi contemporanei di Lucia Calamaro, di Livia Gionfrida, Filippo Renda, Elisa Casseri (vincitrice del 53° premio Riccione per il teatro), Eugenio Nocciolini, Valerio Nardoni, Daniela Morozzi.

Due testi indagano un grande tema di attualità: la solitudine, che può essere solitudine dell’animo umano, intima fuga dalla ragione e dalla vita, come in “Ma perchè non dici mai niente? Monologo” (21 dicembre) con Elisa Pol, ma può essere anche solitudine sociale, la solitudine di chi viene escluso, non accettato perché diverso o straniero come in” Gioia” (9 febbraio) o in 2Amy storia di un naufragio” (13 aprile) tratto dal racconto di J. Conrad, che viene proposto anche per le scuole.

In scena in marzo due terribili fatti di cronaca: il massacro del Circeo e l’incredibile storia del mostro di Firenze, che per anni ha turbato i cittadini dell’area fiorentina. A distanza di anni si prova ad indagarne le motivazioni sociali e dell’animo umano. A farlo sono dei giovani autori: Filippo Renda, Elisa Casseri, Eugenio Nocciolini con gli spettacoli: “Circeo” il massacro (9 e 10 marzo) e “Nessuno, il mostro di Firenze” (28, 29, 30, 31 marzo).

Altri due spettacoli affrontano il tema della prostituzione e della lotta delle donne per l’eliminazione del suo sfruttamento, questione sempre attuale: “La metafisica della bellezza- Lettere dalle case chiuse” (6 aprile) di Elena Arvigo, mette in scena le lettere vere delle prostitute scritte alla senatrice Merlin a sostegno della sua proposta di legge sull’abolizione delle case chiuse; “Griselidis” (16 aprile) racconta la storia di Griselidis Real, prostituta franco svizzera, che si impegnò per la legalizzazione della prostituzione in Svizzera e per i diritti delle prostitute francesi.

Il Teatro delle Donne riserva una particolare attenzione alle novità e agli under 35. Tre i titoli delle compagnie cosiddette emergenti, che si conquistano spazio nell’ambito della stagione ufficiale grazie alla qualità e all’incisività delle proposte, sotto la sigla “What’s up: ma perchè non dci mai niente?” monologo di Teatro Nerval (21 dicembre), “Romeo e Giulietta, l’amore fa schifo ma la morte di più” di Idiot Savant (19 gennaio), “Gioia” di Teatro Metropopolare (9 febbraio).

La stagione 2018/2019 del Teatro delle Donne / Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze) si completa a dicembre e a marzo con spettacoli per gli allievi delle scuole dell’infanzia, primarie e medie di Calenzano. È già in corso da settembre un’attività in collaborazione con la biblioteca CiviCa che è sia di approfondimento sui temi degli spettacoli della stagione, sia un percorso di avviamento al teatro con “Favole&Merenda”, iniziativa che ha grande successo fra i più piccoli. Notevoli passi in avanti si sono fatti nell’ambito della formazione, una formazione aperta a tutti, anche ai più giovani e a chi non si è mai avvicinato al teatro, momento di conoscenza, d’incontro e di gioco. Il tema scelto per i corsi quest’anno è Vizi privati e pubbliche virtù, frase mutuata da un celebre film. E per legare ancora di più l’attività della stagione con quella della CalenzanoTeatroFormAzione alcuni degli autori che presentano i loro spettacoli al Teatro Manzoni terranno anche seminari di drammaturgia.