Termovalorizzatore e ricorso al Tar: le ragioni del sindaco Fossi

CAMPI BISENZIO – “In questi 2 primi anni di mandato – dice il Sindaco Emiliano Fossi – abbiamo avuto 3 consigli comunali dedicati al tema della gestione dei rifiuti e quindi anche all’impianto di termovalorizzazione di Case Passerini. In tutte e 3 le occasioni la partecipazione è stata sempre alta a dimostrazione di quanto la […]

CAMPI BISENZIO – “In questi 2 primi anni di mandato – dice il Sindaco Emiliano Fossi – abbiamo avuto 3 consigli comunali dedicati al tema della gestione dei rifiuti e quindi anche all’impianto di termovalorizzazione di Case Passerini. In tutte e 3 le occasioni la partecipazione è stata sempre alta a dimostrazione di quanto la questione sia sentita tra i cittadini, non soltanto di Campi Bisenzio”. Così il sindaco Fossi in consiglio comunale sulla questione termovalorizzatore quando ha dato l’annuncio che il Comune ricorrerà al Tar.
“Adesso i tempi sono diversi e sono cambiati costumi e consumi- ha detto il sindaco – nel programma elettorale abbiamo detto chiaramente e coerentemente con chi ha amministrato prima di noi che per chiudere il ciclo di smaltimento dei rifiuti serve il termovalorizzatore insieme a pratiche capaci di spingere con forza verso la raccolta differenziata, ma abbiamo sottolineato anche che perché questo impiant o potesse essere realizzato dovevano essere realizzate le opere di mitigazione e compensazione previste nell’allegato al protocollo d’intesa del 2005. Queste opere non sono state realizzate e per questo in Conferenza dei Servizi abbiamo dato parere negativo”.
Per il Comune di Campi Bisenzio la realizzazione delle necessarie opere di mitigazione e compensazione funzionali al contenimento degli effetti delle emissioni, quali quelle individuate nella Vis del 2005 e confluite negli strumenti di pianificazione successivi, sono condizione preliminare per la costruzione dell’impianto e dal momento che non sono state eseguite abbiamo deciso di intraprendere la via del ricorso al Tar. “L’autorizzazione – ha detto il sindaco Fossi – che recepisce le conclusioni della Conferenza di Servizi è infatti contestabile nella parte in cui viola gli obblighi conclusi con le amministrazioni interessate e anche quando si pone in contrasto con gli strumenti di pianificazione di settore, in particolare c on il vigente Piano Provinciale dei rifiuti, laddove questi considerano l’intervento compatibile con gli obiettivi ambientali soltanto all’interno del quadro di rinaturalizzazione delle aree limitrofe”.