Tranvia. “Polo scientifico” la fermata dell’Università per entrare a Sesto Fiorentino

SESTO FIORENTINO – “Polo scientifico” sarà la fermata della tranvia davanti alla Cappella della Madonna del Piano a questa saranno collegati un sistema di bus navette interno all’area universitaria per garantire gli spostamenti degli studenti e dei professori. La tranvia arriverà da Peretola al Polo universitario con una staffa di andata e ritorno in corrispondenza dell’intersezione […]

SESTO FIORENTINO – “Polo scientifico” sarà la fermata della tranvia davanti alla Cappella della Madonna del Piano a questa saranno collegati un sistema di bus navette interno all’area universitaria per garantire gli spostamenti degli studenti e dei professori. La tranvia arriverà da Peretola al Polo universitario con una staffa di andata e ritorno in corrispondenza dell’intersezione con via dei Giunchi.

Il nuovo percorso, frutto di un accordo fra la Regione, i Comuni interessati e l’Università è stato presentato stamani in palazzo Strozzi Sacrati dal presidente della Regione Eugenio Giani insieme al sindaco di Firenze Dario Nardella, al sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo  Falchi, gli assessori alle infrastrutture e mobilità della regione Stefano Baccelli e del Comune di Firenze Stefano Giorgetti. Era presente anche la rettrice dell’Università degli studi di Firenze Alessandra Petrucci

“E’ una mediazione- ha detto il presidente Giani – . Io ero partito con un percorso più veloce da Sesto a Firenze. Le esigenze che sono state soprattutto quelle del Polo scientifico, ci portano a fare una deviazione ragionevole che copre tutto il Polo perché la tranvia riesce ad essere lì alla alla Madonna del Piano fra il Cnr e la facoltà di chimica. Poi faremo un piano di linee di bussini per mettere in collegamento tutte le facoltà all’interno del Polo in questa intermediazione con la fermata che si chiamerà Polo scientifico universitario di Sesto”. 

Ad affiancare il percorso della tranvia è previsto un sistema ciclabile all’interno del Polo. “L’obiettivo – ha proseguito Giani- era quello di arrivare ad una soluzione che arrivasse in tempi ragionevoli a collegare il centro di Sesto con la rete della linea 2 della tranvia che è quella che copre la nuova Firenze, quella del palazzo di giustizia , delle facoltà universitarie, del terziario avanzato che si sta creando in tutta l’area intorno San Donato di Novoli. La soluzione è importante e può dare alla tranvia la rete che già abbiamo progettato per Campi Bisenzio, che abbiamo in essere a Scandicci, la partenza della linea per Bagno a Ripoli. Siamo alla definizione della rete tramviaria, una cura del ferro che riguarda tutta il trasporto pubblico dell’area fiorentina”.

Riguardo più in generale al tracciato della linea che collegherà Firenze-Peretola con Sesto, prima della staffa, c’è l’ipotesi di spostare la fermata ubicata in corrispondenza del Centro di meccanizzazione postale a sud, vicino a via della Pace, in modo da agevolare l’accesso alla futura facoltà di agraria. La successiva fermata sarà invece all’altezza del centro commerciale. Giani ha anche sottolineato che la nuova linea si integrerà perfettamente con l’aeroporto di Firenze. “La linea 2 arriverà direttamente a Sesto senza interruzione del tracciato Nel precedente progetto – ha detto Giani – vi era la rottura di carico, con due linee diverse: qui invece non abbiamo interruzione, ma una soluzione di continuità”. L’investimento si aggira sui 220 milioni, finanziato in parte con fondi regionali attraverso il Por (programmi operativi regionali) e in in parte dal Ministero.

“Il tracciato nuovo – ha spiegato il sindaco Dario Nardella- prevede due importanti novità: il passaggio al Polo Scientifico Universitario con la cosiddetta staffa e la possibilità di servire una parte dell’abitato di Sesto Fiorentino cercando di venire incontro alle esigenze sia dei cittadini che degli utenti del Polo. E l’eliminazione della rottura di carico in corrispondenza dell’aeroporto che consentirà a chi arriva dal centro di Firenze al Polo e la città di Sesto senza dover cambiare tram. Una linea continuativa quindi. Adesso andremo avanti con le fasi successive della progettazione con l’obiettivo di completare l’intero sistema tramviario nel 2030. Un sistema che prevede un investimento di 1,9 miliardi di euro e che porterà un abbattimento pari a 30mila tonnellate di Co2 e trasporterà a regime 80 milioni di passeggeri all’anno. Sono numeri che faranno della tramvia fiorentina la più grande opera tranviaria d’Europa”.

“Siamo ad un passaggio molto importante – ha aggiunto il sindaco Lorenzo Falchi – che ci prepara alla fase più importante della progettazione. Andiamo a compiere un passo in avanti fondamentale in ottica di un’area metropolitana multipolare. Sarà fondamentale nei prossimi mesi lavorare per approfondire e valutare i miglioramenti progettuali che potranno venire da altri attori del territorio, a partire dall’Università, per migliorare ancora questa infrastruttura. Il tram collegherà senza rotture di carico la nostra piazza del Mercato con Firenze, toccando tre scuole superiori, fermando nel cuore del Polo scientifico e unendolo a quello delle Scienze sociali, intersecando quattro stazioni ferroviarie collocate sulle principali direttrici metropolitane e regionali. Sarà un’occasione decisiva per avvicinare il Polo scientifico alla nostra città, legandola in maniera ancora più forte con questo luogo di eccellenza di livello internazionale”.

“Oggi si avvia un percorso per la realizzazione di un’opera molto attesa dalla comunità universitaria fiorentina destinata a modificare profondamente la mobilità del campus di Sesto fiorentino – ha affermato la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci – la sintesi a cui siamo approdati rappresenta un punto di equilibrio raggiunto attraverso il dialogo e il confronto tra le istituzioni. Questo metodo si rivelerà ugualmente preziosa quando, nei prossimi mesi, dovremo affrontare alcuni aspetti più di merito. Siamo fiduciosi che questa collaborazione permetterà di raggiungere la soluzione adeguata a una realtà come quella del Polo Scientifico e Tecnologico apprezzata a livello internazionale per la qualità della ricerca espressa e determinante per lo sviluppo del Paese”.