Tre arresti dei Carabinieri per gli assalti ai Bancomat. Fra questi anche il MPS di via Pistoiese

FIRENZE – L’assalto al Bancomat del Monte dei Paschi di Siena di via Pistoiese, con tanto di esplosivo, c’era stato la notte del 27 ottobre scorso. E nella giornata di ieri, domenica 28 novembre, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Firenze, supportati dai colleghi delle Compagnie di Foggia e Cerignola, sempre in provincia di Foggia, […]

FIRENZE – L’assalto al Bancomat del Monte dei Paschi di Siena di via Pistoiese, con tanto di esplosivo, c’era stato la notte del 27 ottobre scorso. E nella giornata di ieri, domenica 28 novembre, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Firenze, supportati dai colleghi delle Compagnie di Foggia e Cerignola, sempre in provincia di Foggia, a conclusione di una rapida attività investigativa, partita proprio da quel “colpo”, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio Gip, Piergiorgio Ponticelli, presso il Tribunale di Firenze che ha concordato con le risultanze investigative raccolte e convogliate nel fascicolo d’indagine del Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Firenze, Carmine Pirozzoli, nei confronti di tre persone, tutte originarie della provincia di Foggia, ritenute responsabili degli assalti ai Bancomat della filiale bancaria di via Pistoiese e di un ufficio postale della provincia.

Le indagini, come già detto in precedenza, hanno preso avvio a seguito dell’esplosione del bancomat della filiale fiorentina del Monte dei Paschi di Siena di via Pistoiese, avvenuta la notte del 27 ottobre scorso. In quella circostanza, come subito emerso dalla visione delle telecamere di videosorveglianza dell’istituto di credito, due uomini coperti con passamontagna, utilizzando un involucro di metallo a forma di “T” contente esplosivo, la cosiddetta “marmotta”, introdotta all’interno dello sportello ATM, lo facevano esplodere, asportando tutto il denaro contenuto, ammontante a diverse decine di migliaia di euro.

Le analisi svolte sugli impianti di videosorveglianza e di lettura targa presenti sul territorio, nonché le verifiche compiute sulle persone alloggiate nelle strutture ricettive della zona, hanno consentito di accertare che i responsabili del fatto, in tutto tre persone originarie della provincia di Foggia, erano giunti a Firenze con un’autovettura “pulita”, presa a noleggio, alloggiando temporaneamente in un Bed&Breakfast; gli stessi avevano poi effettuato numerosi sopralluoghi delle aree da colpire e delle relative vie di fuga da utilizzare a seguito del furto. Quindi, poche ore prima dell’assalto, avevano rubato in zona un’auto con cui avevano raggiunto il Bancomat, al fine di non essere individuati. In meno di tre minuti i tre, inserito l’esplosivo all’interno della fessura dell’ATM e innescatolo tramite una miccia, erano riusciti a impadronirsi dei contanti presenti all’interno. Per eludere le ricerche delle pattuglie delle forze dell’ordine, avevano spento i propri telefoni cellulari per tutta la durata dell’azione e utilizzato strade secondarie per la fuga, abbandonando poi il veicolo rubato prima di ritornare in provincia di Foggia. Lo stesso veicolo era stato infatti rinvenuto dai Carabinieri abbandonato nel Comune di Signa, con all’interno, una banconota da 20 euro con tracce di inchiostro antirapina del tipo utilizzato nei dispositivi Bancomat.

Nel corso delle indagini veniva inoltre accertato che lo stesso gruppo si era reso responsabile anche del tentativo di furto tramite esplosione del dispositivo ATM dell’Ufficio Postale di San Casciano in Val di Pesa, nella frazione di Cerbaia, nella notte del 7 novembre scorso. I tre, infatti, ricalcando il modus operandi già collaudato, dopo una serie di sopralluoghi ad alcuni Bancomat della provincia e dopo aver rubato un’Alfa Romeo Giulietta, avevano fatto deflagrare un sistema esplosivo uguale a quello adoperato per la filiale del Monte dei Paschi, non riuscendo tuttavia ad asportare il contenuto della cassaforte e dovendo pertanto fuggire.

Per quest’ultimo episodio, grazie ai servizi preventivi di controllo del territorio predisposti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Firenze, sono stati immediatamente localizzati i fuggitivi che, con l’ausilio della Polizia Stradale di Arezzo, venivano fermati sull’autostrada A1, in provincia di Arezzo, perquisiti, trovati in possesso di arnesi utilizzati per aprire lo sportello Bancomat, parte di una miccia, passamontagna e numerose banconote ancora macchiate dall’inchiostro antirapina e, pertanto, sottoposti a fermo di indiziato di delitto d’iniziativa della Polizia Giudiziaria.

Tutte le evidenze investigative raccolte dagli consentivano alla Procura della Repubblica di Firenze di richiedere e ottenere l’emissione dell’odierna ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di A.R., classe ‘84, di Orta Nova (Foggia), pluripregiudicato per reati specifici, di suo nipote R.R., classe ’99, di Orta Nova (Foggia) e di G.P., classe ’85, di Stornara (Foggia), condotti presso le rispettive case circondariali. I tre dovranno rispondere di furto e tentato furto aggravato ai danni di istituti bancari/postali, detenzione e porto in luogo pubblico di ordigni esplosivi e furto aggravato di autovetture. Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a verificare l’eventuale coinvolgimento dei tre soggetti in analoghi episodi avvenuti in provincia di Firenze nell’ultimo periodo.