Vinattieri (FI): “Aeroporto, i cittadini signesi trattati come sudditi da Rossi e dalla giunta regionale”

SIGNA – “I cittadini signesi e tutto il territorio sono stati trattati come sudditi dal presidente della Regione, Enrico Rossi, e dalla sua giunta”. Non usa mezze misure Gianni Vinattieri, capo gruppo di Forza Italia/Rinasce Signa per esternare la sua amarezza dopo il consiglio comunale di lunedì scorso ma soprattutto dopo quanto successo negli ultimi […]

SIGNA – “I cittadini signesi e tutto il territorio sono stati trattati come sudditi dal presidente della Regione, Enrico Rossi, e dalla sua giunta”. Non usa mezze misure Gianni Vinattieri, capo gruppo di Forza Italia/Rinasce Signa per esternare la sua amarezza dopo il consiglio comunale di lunedì scorso ma soprattutto dopo quanto successo negli ultimi mesi. Ma non risparmia neanche il sindaco Cristianini e la maggioranza che governa Signa, “ondivaghi con un ricorso al Tar che certifica il fallimento della politica per arrivare a una scelta finale “trattativista” che cerca di ottenere qualcosa per la viabilità signese”

Vinattieri, però, guarda anche oltre e chiede “un impegno concreto della Regione per il completamento della Circonvallazione e la realizzazione di un nuovo attraversamento viario”. Per poi spiegare quale è il suo punto di vista: “Nel consiglio comunale di Signa Forza Italia/Rinasce Signa è stato l’unico gruppo che non si è mai opposto in modo ideologico all’ampliamento dell’aeroporto di Firenze. Oggi ritroviamo su questa posizione pragmatica e realistica il sindaco e la maggioranza consiliare: visto che se nella Conferenza dei servizi del 7 dicembre non si avrà l’unanimità (e non si avrà…) sul Masterplan aeroportuale, la decisione sarà presa dal ministro di infrastrutture e trasporti e dal presidente della giunta regionale toscana, è preferibile far pesare il ruolo di Signa presentandosi al tavolo con una posizione favorevole solo a certe condizioni. Unica posizione con cui si può ottenere qualcosa di concreto per risolvere l’annoso problema della viabilità delle Signe”.

“Se si guarda al Masterplan aeroportuale 2014-2029 e le opere di compensazione ricadenti sul territorio – aggiunge – l’impatto dell’ampliamento dell’aeroporto di Peretola viene compensato in buona parte a Signa con opere di compensazione ambientale, paesaggistica e idraulica. A chilometri di distanza si sposta un’area umida con un’operazione di ingegneria ambientale che nel suo dettaglio sfiora la perversione: individuato un corridoio est che congiunge Peretola a Signa, si vuole ricreare qui, con il Piano di Manetti, un habitat per la sosta degli uccelli migratori, per la nidificazione e lo svernamento degli uccelli acquatici e per la conservazione di altre specie: all’interno del lago saranno realizzati alcuni isolotti con la funzione di posatoi per l’avifauna… Saranno mantenute siepi arborate, tratti della viabilità campestre storica, aree a orto. Alla compensazione ambientale e paesaggistica si aggiungerà quella idraulica con la previsione di una cassa di laminazione del fiume Bisenzio con arginatura di altezza media di 6 metri in linea con le previsioni degli strumenti urbanistici di pianificazione del Comune di Signa”.

“In tutto questo il comportamento di Toscana Aeroporti, che comunque rappresenta dei privati e quindi pensa ai propri interessi, e della giunta regionale toscana è stato inaccettabile. Soprattutto per quanto riguarda la giunta regionale, che ha abdicato al suo ruolo di soggetto politico e di mediazione politica. Una giunta regionale tesa a soddisfare le esigenze dell’ente attuatore sopra i destini delle comunità della Piana fiorentina e di Signa in particolare. Con un crescendo amministrativo che non ha mai aperto a svolte ragionevoli: dalla Conferenza dei Servizi convocata presso il Ministero delle infrastrutture il 7 settembre scorso fino a oggi (passando dalle convocazioni del 12 ottobre, poi rinviata, fino a quella del 7 dicembre). Solo il dibattito pubblico, precedentemente cancellato, viene reintrodotto dal Consiglio regionale il 21 novembre scorso”.

“Poi c’è il ruolo del sindaco e della giunta signese e la nuova posizione “trattativista”: capisco la scelta di andare a una trattativa per aprire il varco dell’indispensabile viabilità alternativa. Capisco che la politica è cangiante e si adatta alle evoluzioni della realtà. Ma per arrivare alla posizione attuale serviva un percorso razionale e coerente che non passasse dai no ideologici e addirittura dal ricorso al Tar contro la Via rilasciata da Ministero dell’Ambiente”.

“Adesso – conclude Vinattieri – si tratta di capire come dobbiamo porci circa il nostro territorio: se c’è una possibilità di una viabilità alternativa, non lasciamola cadere. Chi è contro l’ampliamento dell’aeroporto, lo lasci agli atti: presenti, ora, un documento inequivocabile in questo senso: un documento di assoluta contrarietà all’opera. Se una previsione ormai è scomparsa, quella della Bretellina Lastra a Signa-Indicatore, altre ipotesi possono nascere e concretizzarsi. C’è l’impegno, qualcosa più di un impegno, alla velocissima partenza del dibattito pubblico, in cui proposte, idee, valutazioni, contributi potranno confrontarsi e trovare sintesi. Questo è l’unico modo in cui la giunta regionale può parzialmente riscattarsi”.