Zambini (PD) “Il fantasma di Case Passerini diventa il simbolo del fallimento di una generazione di amministratori”

SESTO FIORENTINO – “Quando è un giudice a decidere la politica non può fare altro che prendere atto della propria sconfitta. Perché da oggi il fantasma di Case Passerini diventa simbolo del fallimento di un’intera generazione di amministratori pubblici che hanno guidato questi territori a più livelli dagli anni 2000 a oggi e che non […]

SESTO FIORENTINO – “Quando è un giudice a decidere la politica non può fare altro che prendere atto della propria sconfitta. Perché da oggi il fantasma di Case Passerini diventa simbolo del fallimento di un’intera generazione di amministratori pubblici che hanno guidato questi territori a più livelli dagli anni 2000 a oggi e che non hanno saputo dare e trovare una soluzione allo smaltimento dei rifiuti”. E’ il capogruppo del PD in consiglio comunale Lorenzo Zambini, con un post sul social network Facebook a parlare della decisione del Consiglio di Stato sull’inceneritore.
“La politica locale aveva scelto, voluto e presentato ai propri cittadini il termovalorizzatore. Poi il fallimento.  – prosegue Zambini – Una scelta che si è dilatata in maniera indecente per anni tra contingenze e opportunismi. Fino a trasformare la campagna elettorale di Sesto Fiorentino del 2016 in un’arena da combattimento tra tifoserie. In quel momento lì la politica non poteva più scegliere, infatti a decidere è stato un giudice. Sono contento che le sentenze abbiano respinto tutti i rilievi riguardanti l’insufficienza dello studio d’impatto ambientale, l’allarme inquinamento della Piana e il pericolo della salute. Il problema è che non sono state fatte le opere di mitigazione, cosa non da poco e che ho sempre sottolineato e scritto con forza. Anche in questo caso con il tempo dovremo individuare con chiarezza (e non in modo generico) di chi è la responsabilità di questa mancanza”.

Per una strana combinazione anche in questa campagna elettorale di Campi Bisenzio l’inceneritore è stato uno dei protagonisti come lo fu nella campagna elettorale di alcuni anni fa a Sesto. “Io ci ho perso le elezioni (ma non è un dramma), il dramma sarà se un giorno, sestesi, fiorentini e toscani dovessero trovare i rifiuti per strada – scrive nel post Zambini – Serve la Politica migliore per non produrre altri fallimenti, per non portare la Regione Toscana in emergenza rifiuti, tenendo però fermi alcuni punti di responsabilità minima su cui sviluppare le scelte prossime: abbandonare in Toscana l’uso delle discariche, essere autosufficienti come territorio nello smaltimento dei rifiuti, investire con forza sull’Economia circolare (che per chi non lo sapesse non è ‘Rifiuti zero’)”.