Signa, la vittoria del campionato è solo un punto di partenza

SIGNA – “Quando si rema tutti nella stessa direzione”, “quando il gruppo è sano”, “quando i giocatori ti seguono”: per molti solo frasi fatte. Ma che rendono benissimo l’idea di quella che è stata la stagione del Signa, culminata con la promozione in Eccellenza. E se si pensa che per ricordare l’ultimo campionato vinto dai […]

SIGNA – “Quando si rema tutti nella stessa direzione”, “quando il gruppo è sano”, “quando i giocatori ti seguono”: per molti solo frasi fatte. Ma che rendono benissimo l’idea di quella che è stata la stagione del Signa, culminata con la promozione in Eccellenza. E se si pensa che per ricordare l’ultimo campionato vinto dai gialloblu, in Seconda categoria, bisogna risalire alla stagione 1984/1985, si capisce quale è stata la portata dell’impresa compiuta dai ragazzi di Castorina. Un’impresa che potrebbe trasformarsi addirittura in un trionfo dopo la finale di Coppa in programma mercoledì 15 aprile a Sesto contro il Maliseti Tobbianese. E per di più nell’anno del centenario per i “canarini”, un anno comunque da incorniciare, un anno destinato a restare impresso a chiare lettere nella storia della gloriosa società signese. Una società che non intende assolutamente fermarsi, anzi, e che vuole considerare questo successo come un punto di partenza e non di arrivo. Come confermano il presidente onorario Beppe Bonardi, il presidente Giampiero Morandi (che proprio ieri ha compiuto 82 anni ricevendo questo bellissimo regalo, auguri!), il ds Alessio Nunziati, i “direttori” Andrea Ballerini ed Edoardo Coli, il mister Roberto Castorina, il “cassiere” Luca Del Fante. E come avrebbe sicuramente detto Libero Sarchielli che da lassù, ne siamo sicuri, sta applaudendo i suoi ragazzi. E se questo è il gruppo dirigente, non possiamo certo dimenticare la squadra, tutti i volontari che di settimana in settimana si adoperano perchè le cose vadano sempre nel migliore dei modi, il settore giovanile, insomma tutto il Signa 1914 a 360 gradi. “Un’annata così – ha detto il presidente Morandi – non può essere il frutto del caso. E’ la logica conseguenza del lavoro svolto da un consiglio valido in cui giovani e meno giovani danno tutti il loro contributo”. “All’interno della società – hanno aggiunto Ballerini e Coli – c’è la volontà di programmare qualcosa di importante, anche in prospettiva futura. Da parte nostra il grazie va all’allenatore e alla squadra che hanno disputato una stagione fantastica e a tutti quelli che lavorano per il bene del Signa Ma tutto ciò nasce da una programmazione ben precisa, fatta anche da una maggiore attenzione per il settore giovanile”. I festeggiamenti per il centenario hanno consentito di coinvolgere intorno al Signa tantissime persone: non a caso sono già in rampa di lancio gli appuntamenti programmati per i prossimi mesi (festa gialloblu, tornei settore giovanile, torneo calcio a cinque, torneo calcio a undici per gli ex del Signa solo per citarne alcuni) “e tutti quelli che vogliono farsi avanti per dare una mano – ha aggiunto Ballerini – sono ben accetti”. “Dire di essere soddisfatto – ha detto Bonardi – è dire poco. In questi mesi è rinata una “famiglia” che non esisteva più, fondata su valori importanti. E il futuro si programma solo se c’è stato un buon passato, tutte cose che adesso a Signa ci sono”. Parole, queste, ribadire da Alessio “Peo” Nunziati, il ds per eccellenza: “La soddisfazione più importante è quella di far parte di questo gruppo”. “Non sempre è facile trovare le risorse per andare avanti – dice Luca Del Fante – ma con questo gruppo di dirigenti si riesce a portare avanti un lavoro significativo”.

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